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Non sono uno scrittore professionista ma un ingegnere che, a pochi anni dalla laurea (meccanica al Politecnico di Torino), si è accorto di avere sposato quella sbagliata.

Nel corso degli anni, per tentare di capire, ho dovuto abbandonare il particolare per il generale, la visione tecnicistica  per quella umanistica. Dopo nove anni da tecnico presso due multinazionali ho trovato nella vendita all’estero la possibilità di viaggiare per poter conoscere e comparare: Europa, Russia, Nordamerica, India, Taiwan, Cina, Iran, Estremo Oriente, Brasile, Australia, Giappone e, potenzialmente, ovunque ci fosse Industria. Ho vissuto cinque anni in Cina, dove sono anche stato Direttore Export di un'azienda industriale cinese. Ogni paese con Storia, storie, abitudini, aspirazioni, modi e sottigliezze diverse.

Tutti quei viaggi mi hanno dato il privilegio di poter conoscere, come direbbe De André, genti diverse. Alla fine, quindi, la mia laurea non si è rivelata del tutto sbagliata perchè mi ha permesso di viaggiare il mondo, avere amici a diverse latitudini e perfino poter scrivere, uno dei miei sogni fin da bambino.

Nei miei libri, come nella vita, uso principalmente il metodo ingegneristico per cercare di separare il probabile vero dall'indubbio falso. Armato di robusto stupore e sano buonsenso cerco l'evidenza, i fatti, tentando di schivare - per quanto possibile - le vulgate globali, cioè le manipolazioni di massa rese sempre più asfissianti dalla neonata era digitale.

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